Sarà una Pasqua diversa. L'ombra lunga del terrore incombe come una minaccia sulle feste e ha fatto scattare l'operazione sicurezza. A Bruxelles l'orrore sarebbe dovuto esplodere a Pasquetta. Ormai è noto a tutti: l'arresto di Salah Abdeslam ha anticipato il macabro disegno dei terroristi. Non ci sono solo obiettivi sensibili ma anche 'date sensibili', periodi dell'anno carichi di significato per l'occidente, che quindi diventano a rischio attentati. Pasqua e Pasquetta, appunto, lo sono. Così come lo è il Vaticano. Difatti a Roma c'è allerta 2, quello subito precedente ad un attacco in corso. Nell'anno del Giubileo straordinario le misure di sicurezza sono rafforzate, soprattutto dopo l' allarme lanciato dall'antiterrorismo su una cellula jihadista nella Capitale. Luoghi di culto e simbolo sono presidiati, c'è massima attenzione in aeroporto, stazione, metropolitane. Anche gli autobus sono sotto stretta osservazione. Controlli potenziati anche in scuole, teatri e redazioni giornalistiche. Pasqua blindata anche a Venezia e Milano dove la consueta riunione sulla sicurezza in Prefettura ha coinvolto anche l'azienda dei trasporti pubblici. Non esiste pericolo imminente – ha rassicurato il prefetto. Ma l'allerta, così come in altre città italiane, è comunque massima. Viene da chiedersi: c'è un posto sicuro? Gli attacchi a Parigi ci hanno mostrato una nuova strategia del terrore, che può colpire ovunque, chiunque, in qualsiasi momento. La quotidianità è essa stessa obiettivo sensibile. Ma la vita deve andare avanti, perché se dovessimo diventare ostaggi della paura, ribaltando abitudini o tremando in metropolitana, allora vorrebbe dire che hanno vinto loro.
Noi stiamo con il messaggio di speranza lanciato dalla Filarmonica di Bruxelles che contro il terrore a Place della Bourse ha eseguito l'Inno alla Gioia.
mf
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