Sabato santo: "per il cristiano - come scrive Vittorio Messori - è il «buco nero» dell'anno". È il solo giorno in cui la Chiesa interrompe la celebrazione della sua liturgia. Oggi, dice l'antico breviario, «tutto il Cosmo è attonito e sospeso», il sepolcro è sigillato, la morte sembra trionfare. Se la tradizione legherà ogni sabato alla devozione mariana, è proprio perché solo la Madre non perse fiducia, oggi, nella vittoria del Figlio, mentre tutti i seguaci erano fuggiti o nascosti.
Ieri sera la Via Crucis in molte parrocchie di San Marino e in tutta la Diocesi.
A Pennabilli si è svolta la processione dei giudei: la rievocazione della passione di Cristo che si tiene da oltre 60 anni e che è diventato un appuntamento di grande importanza e di raccoglimento di fedeli per tutta la vallata, ma anche uno dei momenti più significativi della tradizione pennese.
Da ieri notte, riecheggia solo il rumore della pietra rotolata a chiudere il sepolcro prestato, per compassione, da Giuseppe l'Arimateo.
"Se questa storia si fosse chiusa per sempre nel pomeriggio di ieri, con la discesa del cadavere dalla croce, avremmo perso – ricorda ancora Messori - l'unica risposta, per quanto misteriosa, al dilemma di sempre di fronte al male, al dolore che è compagno inseparabile dell'uomo".
È il dramma che minaccia tutte le prospettive religiose. Tutte, tranne questa che adora un Dio che, fattosi simile alle Sue creature, non ha abolito la croce, ma ha lasciato che ve lo inchiodassero sopra. Solo in questo giardino presso Gerusalemme, il male del mondo da scandalo intollerabile si trasforma in mistero venerabile. E’ un giorno di silenzio per la Chiesa Cattolica, nel quale i cristiani attendo l’annuncio della Risurrezione.
Ieri sera la Via Crucis in molte parrocchie di San Marino e in tutta la Diocesi.
A Pennabilli si è svolta la processione dei giudei: la rievocazione della passione di Cristo che si tiene da oltre 60 anni e che è diventato un appuntamento di grande importanza e di raccoglimento di fedeli per tutta la vallata, ma anche uno dei momenti più significativi della tradizione pennese.
Da ieri notte, riecheggia solo il rumore della pietra rotolata a chiudere il sepolcro prestato, per compassione, da Giuseppe l'Arimateo.
"Se questa storia si fosse chiusa per sempre nel pomeriggio di ieri, con la discesa del cadavere dalla croce, avremmo perso – ricorda ancora Messori - l'unica risposta, per quanto misteriosa, al dilemma di sempre di fronte al male, al dolore che è compagno inseparabile dell'uomo".
È il dramma che minaccia tutte le prospettive religiose. Tutte, tranne questa che adora un Dio che, fattosi simile alle Sue creature, non ha abolito la croce, ma ha lasciato che ve lo inchiodassero sopra. Solo in questo giardino presso Gerusalemme, il male del mondo da scandalo intollerabile si trasforma in mistero venerabile. E’ un giorno di silenzio per la Chiesa Cattolica, nel quale i cristiani attendo l’annuncio della Risurrezione.
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