Nonostante i controlli, le multe salate, la decurtazione dei punti e il ritiro della patente, non demorde. Quando viene sanzionato sta nei ranghi per un po’, ma poi – ostinato – torna agli errori di sempre. D’altronde, come vincere sulla dipendenza da telefonino, sul senso di costrizione causato dalla cintura di sicurezza, sul richiamo irresistibile dell’acceleratore? A Rimini, ad esempio, negli ultimi dieci giorni sono stati fermati e controllati quasi 2.600 veicoli. 21 automobilisti sono stati pizzicati senza cintura e hanno dovuto sborsare da 74 a 299 euro. Altri 17 sono stati sorpresi mentre conversavano al cellulare: per loro148 euro e cinque punti in meno sulla patente. 16 sono stati sanzionati per omessa precedenza. In questi casi: 5 punti in meno e multa da 150 a 599 euro. A questi conducenti indisciplinati si aggiunge un’altra categoria: quella dei distratti. Sono coloro che lasciano a casa documenti, non rinnovano la patente o dimenticano di sottoporre l’auto a revisione e assicurazione. Beccati, cadono dalle nuvole e sfoderano un ricco repertorio di giustificazioni. Lo scusario in mano agli agenti è variegato e originale. C’è chi, passando a semaforo rosso, si è difeso dicendo che stava solo anticipato il verde; chi invece - in contromano – si è discolpato assicurando che se avesse incrociato qualcuno si sarebbe messo a destra. Automobilisti non solo recidivi, ma anche fantasiosi e con la faccia di bronzo.
Monica Fabbri
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