Naturkraft. Chiunque abbia in casa sacchetti di Pellet di questa marca, deve assolutamente segnalare la cosa alle autorità. E’ bene però rimarcare un fatto: la presenza di sostanze radioattive – all’interno di questo combustibile per stufe domestiche – non è ancora certa. I sequestri in corso in tutta Italia sono di tipo precauzionale; nel frattempo proseguono le analisi su campioni di questo eco-combustibile. E anche sul Titano ci si è già attivati. “Questa mattina – afferma Renaldo Renzi, del servizio igiene ambientale – abbiamo esaminato la situazione insieme al coordinatore della protezione civile Vincenzo Cesarini per chiedere i primi controlli della Polizia Civile all’interno di ferramenta e ipermercati”. Per il momento nessuna segnalazione, comunque, di materiale a rischio. Resta la preoccupazione di tante famiglie italiane. Il pellet della Naturkraft – ottenuto da segatura compressa proveniente dalla Lituania - conterrebbe una presenza di Cesio137: sostanza radioattiva pericolosa per la salute. L’indagine, partita da Aosta, ha portato ad un maxisequestro in 29 province italiane. I prodotti contaminati sarebbero stati venduti anche ad alcune aziende romagnole, in particolare di Forlì e Faenza. La Prefettura ha disposto controlli che avrebbero dato esito negativo. Sequestrate invece 23 tonnellate, di questo combustibile, dalla Questura di Bologna. Il pellet era stato acquistato da un’azienda di Ponte della Venturina: piccolo paese dell’Appennino Tosco-Emiliano.
Gianmarco Morosini
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