Pennabilli: tornato in libertà il lupo trovato a Ponte Messa
Denutrito – appena 24 chili – con una profonda ferita al labbro, così era stato trovato a Ponte Messa, in un giardino, su segnalazione degli stessi abitanti. Da qualche giorno è di nuovo libero e libero corre, re-immesso nel suo habitat, nel Parco di Sasso Simone e Simoncello. Soccorso dal Servizio Veterinario di Rimini, poi, trasferito in un centro specializzato nel Parco Boschi di Carrega - Parma. Sono bastati pochi giorni di cure per il pieno recupero del fiero esemplare: maschio, tre anni, ora ridato alla natura. In sordina, per non destare clamore mediatico e dare una corretta informazione sull’animale, forse il più legato all’immaginario fiabesco: il lupo – a dispetto di quanto si creda – ha paura dell’uomo. Non lo aggredisce, come fa il cane, se ne tiene a distanza. Grazie ad un microchip – progetto Wolfnet - viene seguito a distanza, e gli impulsi del radio collare confermano: è in salute, si sposta, si dirige verso il monte Simoncello. Ed è proprio così “Simoncello” che gli uomini della forestale lo hanno ribattezzato. E in assonanza con il cognome del campione di Coriano, anche la proposta che il Corpo Forestale sottoporrà alla famiglia: chiamarlo SIC. Lo stesso coraggio, lo stesso spirito libero.
Annamaria Sirotti
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