Nella seconda Consulta socio-sanitaria convocata dal fine emergenza, alla domanda sui 10 milioni di fondi pensione investiti nel 2015 in un fondo lussemburghese, una buona notizia da molti attesa: sono recentemente rientrati - con non poche difficoltà – sebbene con perdite che saranno ora oggetto di approfondimenti da parte della nuova dirigenza ISS. Quella forma alternativa di investimento, rispetto alle operazioni tradizionali di pronti contro termine e certificati di deposito, fece molto discutere e fu anche oggetto di un'interpellanza di Rete, Liberamente San Marino e del Consigliere Indipendente Luca Lazzari. Si trattava dell'acquisto, deliberato dall'allora Consiglio di Previdenza, del Kokomo Global Fund per la somma di 10 milioni di euro. L'investimento subì perdite e il Governo di allora – nella risposta all'interpellanza dell'opposizione - parlò di performance negativa in gran parte attribuibile all'impatto dell'esito del referendum sulla Brexit. La somma dunque, sebbene non nella sua totalità, è tornata in Repubblica. L'ultima tranche è arrivata venerdì.
Durante la seduta – lunga tre ore – della Consulta, anche un riferimento su servizi e interventi in un'ottica di ottimizzazione delle risorse. L'eliminazione del cedolino cartaceo di accredito della pensione ha sollevato diverse proteste ma ha garantito un risparmio di circa 100.000 euro. Le informazioni sul cedolino sono consultabili sul portale della Pa.