"Lo spirito nazionale del regno d'Italia è quello che dobbiamo recuperare" lo ha detto il prefetto di Pesaro, Luigi Pizzi, in Piazza del Popolo, nel giorno dell'Unità Nazionale che è anche la Giornata delle Forze Armate. Il 4 novembre segna la data in cui si è posto termine alla guerra che doveva coronare, con Trento e Trieste, il sogno risorgimentale dell'unità nazionale. Una festa per rendere omaggio a tutti i corpi e che ha come riferimento lo scacchiere geopolitico mondiale perchè: "La comunità internazionale - ha detto il Capo dello Stato Sergio Mattarella a Roma - è l'ambito in cui il contributo militare italiano trova collocazione". Anche da Pesaro lo sguardo alle grandi crisi nel mondo è molto forte e si alzano anche i desideri di pace e giustizia. "La nostra difesa è una organizzazione sana - ha sottolineato il comandante del 28esimo reggimento Pavia, il colonnello Diego Filippo Fulco - che proietta e difende gli interessi italiani in zone lontane come l'oceano indiano o il corno d'Africa". Le forze militari sono oggi oggetto di una profonda trasformazione e i cambiamenti sono tracciati nel Libro Bianco per la sicurezza e la difesa. Nel video l'intervista a Luigi Pizzi prefetto di Pesaro e Antonio Lauriola, questore Pesaro.
VA
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