Pesaro: siglato accordo per la Nuova Questura, nel 2019 lavori conclusi
«Scriviamo una pagina bella: la città meritava una giornata così», dice il sottosegretario di Stato all'Interno Gianpiero Bocci, siglando il protocollo per la nuova Questura all'ex Intendenza di Finanza. «Finalmente mettiamo una pietra miliare sulla vicenda. E' un risultato storico», spiega il prefetto Luigi Pizzi.
L'Agenzia del Demanio non si fermerà ai 4 milioni e 200mila euro già stanziati per la ristrutturazione del palazzo: «Matteo Ricci ci ha convinto a fare lo sforzo ulteriore (altri due milioni per l'adeguamento sismico idoneo, per un costo totale superiore ai sei milioni, ndr) – rivela il direttore nazionale Roberto Reggi –. Così la sicurezza sarà al livello massimo. E gli uffici potranno trovare la loro collocazione. Modificheremo il progetto definitivo entro l'anno. Poi l'esecutivo. E nel 2017 partiranno i lavori». Che secondo crono-programma «dureranno un anno e mezzo, o al massimo due anni. Nel 2019 avremo la sede realizzata. Diamo impulso alla riqualificazione urbana, che il sindaco sta perseguendo». Matteo Ricci riavvolge il nastro: «Prendiamo tre piccioni con una fava: sicurezza, recupero dei contenitori del centro storico, capacità di intercettare fondi statali». Prosegue il sindaco: «La Questura è oggi articolata su due plessi, di proprietà della Provincia (via Bruno e via Giusti). Una situazione che ha creato disfunzioni organizzative. Ma c'era anche un problema legato alla delicata gestione dei rapporti tra Stato ed enti locali, in una fase in cui la Provincia aveva necessità di valorizzare i suoi beni. Con il ministero, da tempo, si stavano valutando strade alternative, perché l'affitto pagato era troppo basso rispetto ai valori di mercato».
Per Ricci la differenza l'ha fatta Reggi: «Ha sbloccato tutto. E' stato sindaco, ci siamo capiti al volo. L'Agenzia del Demanio è stata rapida e concreta. Altrimenti saremmo ancora qui a discutere di ipotesi, come si stava facendo da sempre. Oltre al prefetto, ringrazio anche il ministro Alfano e il sottosegretario Bocci: negli anni i ministri hanno fatto promesse. Loro, invece, hanno colto un'opportunità in modo pragmatico». Così, abbinandoci la seconda parte dell'operazione, «che prevede l'acquisto della sede di via Bruno ad opera del fondo Invimit (società di gestione del ministero dell'Economia, ndr), tutta la sicurezza - aggiunge il sindaco - sarà riunita nell'area della piazza. Perché la sede attuale di via Bruno accoglierà quello che adesso è in via Giusti. E la Provincia sarà libera di valorizzare sul mercato i suoi beni. Un'operazione virtuosa di finanza pubblica, anche perché il ministero degli Interni pagherà meno affitti. Senza contare la rivitalizzazione del centro e il recupero di un contenitore pubblico abbandonato. Dai dibattiti passiamo ai fatti». Non solo: «E' un riconoscimento doveroso per le forze dell'ordine, che nel territorio fanno un lavoro straordinario». «Le cifre sono consistenti e gli effetti positivi saranno evidenti per tutti», commenta il prefetto.
Soddisfatti Palmiro Ucchielli, Raffaella Narni (direttore regionale dell'Agenzia del Demanio), Antonio Lauriola. Nota il sottosegretario Bocci: «E' un buon disegno di ingegneria istituzionale. L'Agenzia trasforma il problema dei palazzi abbandonati in opportunità: è una linea che Reggi ha tracciato. Oggi restituiamo alla città una parte consistente del suo centro storico. Il rapporto tra costi e benefici? Straordinario. Spending review? Non significa tagliare ma riqualificare la spesa pubblica, arrestando quella non produttiva. Per la sicurezza, molte città hanno preferito le sedi nelle periferie: lo ritengo un errore. La presenza nel centro risponde a una domanda di sicurezza: è giusto l'approccio di Ricci. Nella vostra provincia il trend dei reati è decrescente, lo dimostra il rapporto tra il primo semestre del 2016 e quello del 2015. Il tessuto sociale tiene, ci sono gli anticorpi giusti. Un realtà migliore di tante altre della stessa tipologia». Il Comune di Pesaro, si legge nel protocollo, si occuperà di individuare un parcheggio «da riservare agli automezzi della Questura». Istituito, infine, un gruppo di lavoro composto dai rappresentanti degli enti «per garantire la piena attuazione degli impegni».