Più furti ai market: si ruba per fame

Cresce la povertà alimentare, crescono i furti in corsia. Dati allarmanti in quegli 88 miliardi e 600 milioni di merce rubata nel mondo nel 2013, + 1,4% delle vendite, e sono soprattutto generi alimentari. Ladri per fame, un +15% in Italia nell'anno.
Numeri in linea anche a San Marino, ma ben diversa la tendenza: “Non si ruba per necessità – dice il direttore della Titan Coop, Olga Carattoni – e presi di mira non sono tanto i generi alimentari, quanto piuttosto beni superflui: profumeria, abbigliamento, vini speciali e liquori”.
Un aumento dei furti che è sensibile per il direttore del C'E' di Fiorentino, Vittorio Tamburini, che specifica le modalità d'azione: “Rubano abbigliamento, strappando il il cartellino; oppure trattengono i profumi, lasciando la confezione vuota”.
Conferma il responsabile del Conad Azzurro, Mauro Perazzini, che torna sull'identikit del ladro in corsia: “Non è gente in stato di necessità: in quei casi abbiamo spesso chiuso un occhio. Una volta – racconta - sono stati gli stessi dipendenti a fare una colletta per pagare la merce sottratta”.
Nuovi modi per rispondere all'emergenza povertà vengono proprio dalla grande distribuzione italiana: collette, micro-raccolte, accordi con le Associazioni attive nel bisogno alimentare per donare la merce prossima a scadenza, che diversamente andrebbe al macero.
Da questo canale, nel 2013, 5 milioni di chili di cibo (16 milioni di euro) sono arrivati ai poveri.

Annamaria Sirotti

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