Politica italiana: botta a risposta Monti-Camusso
Mentre il ministro Fornero ribadisce che lo Statuto dei lavoratori non sarà cambiato reagiscono l’estrema sinistra, ma anche parte del Pd ed il segretario della Cgil. “Questo Governo non ha idea su cosa fare per lo sviluppo e la crescita, e continua a riproporre ricette fallimentari”, sostiene Camusso, confermando lo sciopero generale e dicendo no a qualsiasi collaborazione con l’Esecutivo. In ogni caso, Monti puntualizza di non aver mai aspirato al ruolo di “tecnico di area”, si dice “sereno del lavoro fatto”, perché “i costi alti imposti al Paese sono serviti ad evitare il tracollo” e chiede uno “stop alla caccia alle streghe sul governo dei banchieri”.
Intanto Matteo Renzi inizia la sua traversata con un camper significativamente senza simboli del Pd verso le primarie del centrosinistra. “Mi candido a guidare l’Italia”, annuncia il sindaco di Firenze chiedendo il voto ai delusi del Pdl. Un partenza che rende complicata la posizione di Bersani, che oltre a Renzi deve fare i conti con Vendola che attacca l’”agenda Monti” e Casini che invece la difende. E resta lo stallo sulla legge elettorale. Ogni decisione sarà probabilmente presa la prossima settimana nell’Aula del Senato, con il presidente Schifani che continua a spingere per una grande intesa.
Da Roma Francesco Bongarrà