Porta a porta, Segretario Podeschi: “Occorre recuperare un drammatico gap”
San Marino deve raggiungere il 70% di differenziata entro il 2020
Il Segretario con delega all'Azienda dei Servizi uscente, Marco Podeschi, torna a parlare di porta a porta dopo che – scrive in una nota - sta emergendo la contrarietà di alcuni esponenti politici a questa metodologia di raccolta. Si può cambiare idea, soprattutto in tempo di elezioni - afferma – ma resta il punto su come gestire i rifiuti in un Paese che è una enclave in territorio italiano, deve rispettare le norme dell’Unione Europea, conferisce i rifiuti in Emilia-Romagna tramite un accordo in cui San Marino si è impegnato a raggiungere entro il 2020 70% di percentuale di differenziato. Il porta a porta – sottolinea - è nato dall'esigenza di recuperare un drammatico gap. Obiettivo raggiungibile solo con il completamento del progetto di raccolta porta a porta in tutto il territorio attraverso appalti trasparenti e precisi. Ammette i ritardi - entro il 2020 il progetto si sarebbe dovuto completare in tutto il Paese - ma elenca le diverse iniziative bloccate dalla crisi di governo, come la ridefinizione della tariffa sui rifiuti, l'adesione ai principali consorzi, la riorganizzazione del Centro di multi raccolta di San Giovanni, la ricerca di una sede secondaria per allargare il porta a porta a tutto il territorio. La politica può fare tutto, anche chiudere un progetto – conclude - ma “quando si tratta di rifiuti, il mio auspicio, sarebbe di fare scelte ponderate dal punto di vista operativo che economico”.