Poste, Cda e Direzione replicano a “Pro-Poste”
Cda e Direzione di Poste SPA torna a replicare alle sollecitazioni avanzate nei giorni scorsi dal comitato Pro-Poste.
La scelta della chiusura pomeridiana o del sabato per alcuni uffici – spiegano – deriva da “mere ragioni di economicità” nel rispetto del sostegno economico da parte dello Stato che la società riceve per un servizio che “non è stato peggiorato, in quanto resta garantita la copertura totale delle aree di maggiore afflusso”.
Intervengono ancora sulla mancata convocazione del tavolo di confronto per la definizione del contratto collettivo: “Poste San Marino ha già presentato il fabbisogno strutturale ad Assemblea dei Soci e Sindacati, avendo di fatto già aperto il tavolo in questione”.
In merito al piano industriale, ricordano l'obbligo di attendere l'esito delle elezioni “perché sia ricostruita la figura principale della trattativa, cioè l'Azionista Unico – vale a dire lo Stato”. Rifiutano poi si parli di una “gestione ordinaria”, in un momento storico “connotato – dicono – da straordinaria innovazione in riferimento ai servizi postali”.