Una sorta di ultimatum dai portalettere del Titano. Con una missiva inviata alla Direzione Generale delle Poste e alla segreteria competente, i portalettere comunicano che dal 1 dicembre smetteranno di consegnare la posta con i mezzi di trasporto privati, visto che le spese di carburante non vengono rimborsate. Si muoveranno a piedi, “ricoprendo le zone di competenza fin dove sarà possibile e salvo maltempo”. Una lettera diffusa anche per mettere al corrente gli utenti dei disagi ai quali potranno, in futuro, andare incontro.
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