“Chi lo avrebbe mai detto?”. E' una domanda che gli anziani in Italia pronunciano spesso, riferendosi alle situazioni di difficoltà economica che la popolazione sta attraversando. Non si parla più dei soli pensionati in lotta per arrivare a fine mese. Le persone che più chiedono aiuto alla Caritas, nel territorio della Diocesi di Rimini, sono quelle tra i 45 e i 54 anni.
Nei primi 9 mesi del 2016 sono stati 496 gli adulti appartenenti a questa fascia d'età che hanno ricevuto sostegno, su un totale di 1696 italiani (quasi 1 assistito su 3). Generazioni che dovrebbero mantenersi con uno stipendio e che, invece, sono costrette a chiedere supporto. Nella Diocesi di San Marino e Montefeltro i più colpiti vanno dai 35 ai 54 anni.
All'interno dei confini del Titano, nel 2016, la Caritas ha aiutato 279 persone appartenenti a questa categoria. Tre erano sammarinesi. Dati in controtendenza rispetto all'ultimo rapporto Caritas italiano. Nello studio si parla di una povertà “inversamente proporzionale all'età”. Tradotto: più si è giovani, più si è poveri. Qui la situazione sembra diversa. In entrambe le diocesi, tra il 2015 e il 2016, i giovani aiutati sono diminuiti. Ma un bilancio si potrà fare solo a fine anno. Ai conteggi totali bisogna aggiungere i numeri nascosti: molti si vergognano di varcare le soglie delle Caritas. E il problema aumenta.
Mauro Torresi
Nei primi 9 mesi del 2016 sono stati 496 gli adulti appartenenti a questa fascia d'età che hanno ricevuto sostegno, su un totale di 1696 italiani (quasi 1 assistito su 3). Generazioni che dovrebbero mantenersi con uno stipendio e che, invece, sono costrette a chiedere supporto. Nella Diocesi di San Marino e Montefeltro i più colpiti vanno dai 35 ai 54 anni.
All'interno dei confini del Titano, nel 2016, la Caritas ha aiutato 279 persone appartenenti a questa categoria. Tre erano sammarinesi. Dati in controtendenza rispetto all'ultimo rapporto Caritas italiano. Nello studio si parla di una povertà “inversamente proporzionale all'età”. Tradotto: più si è giovani, più si è poveri. Qui la situazione sembra diversa. In entrambe le diocesi, tra il 2015 e il 2016, i giovani aiutati sono diminuiti. Ma un bilancio si potrà fare solo a fine anno. Ai conteggi totali bisogna aggiungere i numeri nascosti: molti si vergognano di varcare le soglie delle Caritas. E il problema aumenta.
Mauro Torresi
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