Pregiudicato campano tra i fermati dopo sparatoria a Marebello
E’ considerato un personaggio di spicco della criminalità organizzata campana che fa base a Rimini ed è il padre di Matteo, il giovane che domenica ha sparato ad un romeno, mancandolo di poco, davanti al bar Royal a Marebello di Rimini e poi arrestato dalla Squadra Mobile sull’autostrada nei pressi del casello di Imola.
Ma è soprattutto il legame indiretto con la maxi rissa scoppiata l’8 dicembre al pub Babylon fra un gruppo di albanesi ed uno di romeni. L’uomo è il proprietario di entrambi i locali, che il questore ha fatto chiudere, e gestiva il gruppo di extracomunitari. Aveva pianificato la fuga del figlio in Romania, pagando due romeni e un giovane riminese affinché lo accompagnassero; ha saputo dell’arresto del figlio mentre era in macchina con un moldava di 31 anni. La donna ha subito telefonato ad alcuni amici per avvisarli di allontanarsi da Rimini, ma ormai la Mobile era sulle loro tracce.
In un appartamento di Viale Regina Margherita gli agenti hanno trovato due albanesi ricercati per droga. Otto in tutto, dunque, gli arresti per le due vicende che hanno finito per sovrapporsi. Sono finiti in manette, per favoreggiamento infatti, anche i tre amici di Matteo Pisapia, che dietro compenso del padre erano in macchina con lui nel suo ultimo, e vano, tentativo di sfuggire alla giustizia italiana.
Sara Bucci