E’ pensato per sostenere un’agricoltura eco compatibile e tutelare e salvaguardare il territorio. Definisce gli impegni da adottare e il contributo economico previsto dalla finanziaria, ma è indirizzato solo per chi deciderà di assumere volontariamente uno o più impegni, ossia agricoltori, operatori con licenza, pensionati agricoli e operatori a tempo parziale. Sette le voci. L’avvicendamento colturale e la rotazione agraria, per garantire la fertilità e l’equilibrio dell’ecosistema. Il piano di concimazione con l’analisi del terreno ogni quinquennio, la regimazione della acque di scorrimento in superficie per ridurre i fenomeni di erosione. Le tecniche di minima lavorazione del suolo, conservative e poco dispendiose, fino alla pratica della non lavorazione ove sia possibile. Prodotti fitosanitari con un controllo periodo di ogni 5 anni per ridurre l’impatto sull’ambiente e da applicare solo alle colture arboree specializzate. Ripristino del paesaggio agrario con piante da frutto o da legno per ristabilire la fisionomia del paesaggio, mantenendo le siepi ed evitando l’uso di diserbanti e bruciature con il fuoco. Infine la tutela della flora spontanea e della sauna selvatica mantenendo piccole pozze d’acqua, microhabitat naturali e manutenzione delle siepi. “Lo scopo del piano - sottolinea il Segretario Venturini - non è solo quello di conservare l’ambiente e rispettare l’agricoltura, ma anche quello di ottenere prodotti agricoli di alta qualità”.
Myriam Simoncini
Myriam Simoncini
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