Da un lato la Russia, che non vuole saperne di abbassare il prezzo del gas, se non a dure condizioni, dall'altro l'Unione Europea, che si dice preoccupata per l'ex premier e ora leader dell'opposizione, Iulia Timoshenko, arrestata nel processo che la vede imputata per abuso di potere per quegli stessi contratti per le forniture di gas russo che Kiev vuole rinegoziare con Mosca. Il processo contro Timoshenko, secondo molti orchestrato da Ianukovich, si sta ritorcendo come un boomerang contro lo stesso governo ucraino, mentre Kiev e Mosca stanno dando vita a un vero e proprio braccio di ferro sul prezzo del gas. Ad essere messi in discussione sono i contratti del 2009 che misero fine a una guerra del gas di due settimane, che rischiò di lasciare al freddo mezza Europa.
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