Niente da fare, la pioggia caduta è ancora insufficiente: “E’ bastata appena a togliere un po’ di polvere”, si concede una battuta il direttore dell’azienda dei servizi Emanuele Valli. “Al momento – puntualizza poi – non ci sono proprio le condizioni per revocare l’ordinanza. Veniamo da 50 giorni di siccità assoluti, siamo stati gli ultimi a porre il divieto rispetto a chi ci circonda, e le previsioni non ci rassicurano, danno bel tempo fino a ottobre, quindi per ora – conclude – non possiamo nemmeno prevedere quando la situazione sarà definita di nuovo normale”. Ai sammarinesi è dunque chiesta ancora un po’ di pazienza: dovranno aspettare per innaffiare orti, giardini e prati, o per lavare auto, piazzali, strade private o per riempire piscine e cisterne. Per i trasgressori sono previste multe da un minimo di 150 a 2.000 euro: “Nessuna caccia alle streghe – tranquillizza Valli – chiediamo solo un po’ di collaborazione”. La diga di Ridracoli inoltre, sta dando il massimo dell’approvvigionamento alla Repubblica di San Marino, e questo è garantito fino all’inizio di ottobre. Poi, si vedrà.
Francesca Biliotti
Francesca Biliotti
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