Il primo ministro tunisino presenta il nuovo Governo di unità nazionale
Mentre il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon chiede a tutte le parti coinvolte di fare tornare immediatamente "l'ordine", il primo ministro tunisino presenta il nuovo governo di unità nazionale annunciando misure drastiche, di rottura con il vecchio regime. Si impegna a liberare tutti i detenuti politici, ad aprire inchieste su persone che posseggono enormi ricchezze o sospettate di corruzione, promette totale libertà di informazione, annunciando di aver abolito il ministero accusato di reprimere la libertà di stampa, e proclama che tutti i partiti politici che lo desiderano saranno legalizzati. Ma basterà, questo, a calmare gli animi? I tunisini non vogliono che al potere tornino esponenti del vecchio regime. ''La rivoluzione continua!", gridava la folla questa mattina nelle vie della città. Centinaia di manifestanti chiedono l’allontanamento del partito del deposto presidente Ben Ali. E se il nuovo Esecutivo conta alcuni partiti di opposizione, è anche vero che al partito di governo sono andati i quattro ministeri chiave. La gente manifesta nel centro di Tunisi, vicino alla sede del ministero dell'Interno, e la polizia la disperde sparando in aria e usando lacrimogeni. E questa mattina alcuni cecchini hanno aperto il fuoco sui passanti uccidendo una persona. Da Bruxelles, intanto, dicono di essere pronti "a fornire assistenza immediata per organizzare il processo elettorale e un sostegno duraturo verso una vera transizione democratica".
Monica Fabbri
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