Processo Bruschi: ribaltata la sentenza di primo grado
"Una sentenza che ha dell’incredibile". Il legale di Enea Bruschi , Veniero Accreman, commenta la decisione della corte di Assise di Bologna, che ha ribaltato quella del primo grado. E annuncia l’ immediato ricorso in Cassazione, non appena, entro due mesi, saranno rese note le motivazioni. Il 17 ottobre 2002 il giovane sammarinese aveva investito il viado Ferreira Fonseca, per i giudici di Rimini in maniera non volontaria, da qui la condanna a tre anni e 10 mesi. Non sarebbe andata così per la corte di Bologna. Bruschi investì volontariamente, anche se gli sono state riconosciute le attenuanti: 14 anni, contro i 30 chiesti dal pubblico ministero. Una sentenza accolta con stupore dal sammarinese e dal suo legale: “La motivazione nel primo grado era perfetta, lucida e precisa”, prosegue Accreman, “nulla lasciava presagire questo cambio di rotta. Tra l’altro, il tribunale bolognese ha giudicato quello di Bruschi un comportamento diretto a uccidere, mentre non ha accolto il ricorso del Pm sul movente dell’omicidio, la rapina per denaro, cosa che potrebbe essere interpretata come una sorta di contraddizione”. L’avvocato Accreman ed Enea Bruschi, proprio in serata, hanno fatto un punto della situazione e sulla strategia difensiva. Il giovane resta comunque in libertà, che gli era stata concessa, dopo che aveva passato qualche anno in comunità di recupero. Libertà di cui usufruirà fino al terzo grado di giudizio: la stessa corte di assise di Bologna non ha emesso alcun ordine di cattura nei suoi confronti, riconoscendone la non pericolosità.
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