Secondo uno degli avvocati della difesa, Moreno Maresi, l’imputato deve avere la possibilità di ottenere un contraddittorio pubblico, e in questa procedura non c’è stato. Per questa mancanza, San Marino era già stato condannato dalla corte europea dei diritti dell’uomo. Ecco perché il giudice Emiliani si è dato 10 giorni di tempo per decidere sulla questione sollevata, e sul ricorso per annullare il provvedimento d’appello. In ballo c’è la rogatoria che, partita dalla Procura di Roma, portò alle maxi perquisizioni, lo scorso dicembre, alla finanziaria Smi. Già nei due gradi precedenti gli avvocati della difesa si sono visti respingere i ricorsi ma, ricorda l’avvocato Nicolini, “abbiamo chiesto con forza l’annullamento dell’ordinanza del giudice delle appellazioni, professor Brunelli, perché ha letto solo le memorie dell’avvocatura dello Stato italiana e non ha sentito noi, si tratta di una lesione dei diritti della difesa”. L’ultima parola tra dieci giorni: se Emiliani respingerà anche quest’ultimo ricorso, la rogatoria sarà definitivamente evasa e potrà partire alla volta di Roma.
Francesca Biliotti
Francesca Biliotti
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