11 anni e 4 mesi al fondatore dell’azienda Mirco Eusebi, 10 anni e 10 mesi alla sua compagna di vita e d’affari, Ivana Ferrara, che in aula si è difesa con le unghie e con i denti; per i dirigenti Simone Ambrogiani e Serenella Pierfederici 9 anni e 4 mesi ciascuno. 3 anni di reclusione, infine, per il capo magazziniere della società: Osvaldo Salvi.
Queste le condanne, per il reato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, pronunciate dai giudici del tribunale di Rimini dopo 9 ore di camera di consiglio. Una sentenza che attribuisce le responsabilità della vicenda Tucker a poche persone, in pratica Eusebi e i suoi più stretti collaboratori, che comunque restano tutti in libertà in attesa dell’appello.
A sorpresa sono stati assolti altri esponenti del gruppo dirigente e i circa 50 dipendenti-adepti che erano accusati di aver dato vita a singole truffe. Il processo è durato poco più di un anno, secondo il Codacons vennero installati più di 14.000 dispositivi, al prezzo di 15 milioni di vecchie lire, per un giro d’affari di circa 200 miliardi.
Una truffa colossale attuata grazie ad una rete di venditori indottrinati da Eusebi con metodi spesso definiti da “inquisizione”.
Gianmarco Morosini
Queste le condanne, per il reato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, pronunciate dai giudici del tribunale di Rimini dopo 9 ore di camera di consiglio. Una sentenza che attribuisce le responsabilità della vicenda Tucker a poche persone, in pratica Eusebi e i suoi più stretti collaboratori, che comunque restano tutti in libertà in attesa dell’appello.
A sorpresa sono stati assolti altri esponenti del gruppo dirigente e i circa 50 dipendenti-adepti che erano accusati di aver dato vita a singole truffe. Il processo è durato poco più di un anno, secondo il Codacons vennero installati più di 14.000 dispositivi, al prezzo di 15 milioni di vecchie lire, per un giro d’affari di circa 200 miliardi.
Una truffa colossale attuata grazie ad una rete di venditori indottrinati da Eusebi con metodi spesso definiti da “inquisizione”.
Gianmarco Morosini
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