SANITÀ

"Progetto anziani": l'ISS attiva il Punto unico di accesso

"A San Marino è possibile invecchiare serenamente restando nella propria casa" commenta il Segretario Mularoni

"Passiamo da una visione burocratica di un servizio, dal "cosa ti serve" ad una presa in carico, che è personale e riguarda l'anziano, la sua famiglia, il suo caregiver - spiega Pierluigi Arcangeli, direttore del Dipartimento Socio-sanitario ISS alla presentazione dei risultati della riorganizzazione del servizio di presa in carico dell'anziano - Noi dobbiamo dare alla persona anziana delle risposte, che devono essere etiche e soprattutto altamente professionali, assistenziali e sanitarie. Questo è possibile grazie ad un lavoro di équipe".

L'Iss ha riorganizzato il servizio di presa in carico dell'anziano e lo ha fatto trasformando lo Sportello di assistenza nel PUA, un punto unico di accesso che "come un antenna territoriale" ha funzione di accoglienza, orientamento e informazione con un approccio olistico all' assistenza. Si parte dall' ascolto, poi c’è la visita domiciliare, per individuare la complessità del bisogno da parte di personale specializzato medici, infermieri, educatori, assistenti sociali e poi l’elaborazione di un piano di assistenza individuale integrato, modulato in base alla complessità della situazione. Possono essere attivati anche fisatri, geriatri, neurologi. A San Marino il 16% degli anziani ha garantita l'assistenza domiciliare. In Italia siamo allo 0,9%. Sul Titano i pazienti fragili seguiti nel 2023 sono 476 con un incremento di prestazioni del 20% rispetto al 2022.  

"Parliamo di un risultato che si tocca con mano - ha commentato il DG ISS Francesco Bevere - e si integra con gli altri progetti come la telemedicina, le cure palliative domiciliari e il rafforzamento dell'assistenza sanitaria intermedia".  "Questa Segreteria di Stato già da mesi sta lavorando a questo progetto che all’obiettivo di far invecchiare serenamente gli anziani al proprio domicilio  - ha concluso Mariella Mularoni, Segretario alla Sanità - attraverso un’assistenza potenziata domiciliare che è stata prevista già nell’atto organizzativo dell’ISS, recentemente approvato, dove si prevede anche un potenziamento di questo tipo di assistenza".

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