Proposta di aprire alle badanti 'in famiglia': non mancano possibili abusi
Ma è proprio dietro a quest'ultimo meccanismo che si potrebbero nascondere gli abusi. Lo spiega la stessa Fups-Csdl. Il familiare senza lavoro potrebbe stipulare con l'anziano non autosufficiente un contratto fittizio, utile solo al versamento dei contributi previdenziali. Quindi senza assisterlo realmente. Ogni mese vengono versati, per ogni lavoratore della categoria, circa 125 euro di contributi. Bisogna specificare che, per poter richiedere un o una badante, è necessario avere un certificato medico che attesti la condizione della persona da accudire.
La lista delle badanti è consultabile tramite il portale Labor, ma il sindacato spiega che, in diversi casi, l'assunzione arriva per passaparola. Non esiste, afferma, una “vera e propria gestione codificata”. Da qui la richiesta di organizzare meglio il settore.
Ad oggi, oltre ai controlli sul lavoro irregolare, c'è un sistema di monitoraggio sull'attività delle badanti di cui si occupa il Servizio territoriale domiciliare dell'Iss. Per le assistenti sono previsti appositi corsi di formazione all'interno delle abitazioni. Per gli anziani senza familiari, si procede a controlli una tantum a rotazione.
Gli accertamenti con visita da parte di un assistente sociale scattano anche nel caso in cui ci si renda conto del peggioramento delle condizioni del congiunto oppure in caso di segnalazioni, da parte di chiunque, di maltrattamenti o anomalie. L'apertura alle 'badanti in famiglia' è ancora solo una proposta. A stabilire le eventuali nuove regole dovrà essere la politica, come afferma chi si occupa della materia.
mt