Proposta di un Comitato di Bioetica
Per Suor Paola della Ciana, del comitato “Vita, Scienza, ragione”, l’alimentazione e l’idratazione assistita non possono considerarsi accanimento terapeutico. Ed è grave che un giudice possa decidere della vita e della morte di una persona. “Sarebbe preferibile una società che a livello famigliare, anche come strutture – aggiunge – sappia accogliere situazioni analoghe. In ogni caso – sottolinea Suor Paola Della Ciana – non vogliamo esprimere alcun giudizio sulla famiglia di Eluana o di chi si trova in una condizione simile”.
Per Mirko Tomassoni, presidente dell’Associazione Attivamente, il caso di Eluana dovrebbe incoraggiare il mondo della scienza, la chiesa e i laici a sedersi a un tavolo per accordarsi su regole condivise. Nel caso specifico, per Tomassoni – che parla in questo caso a titolo personale – “deve essere usato il buon senso e va compresa la sofferenza profonda della famiglia di Eluana. Una sofferenza che merita rispetto”.
Tomassoni vede di buon occhio il Comitato di Bioetica di cui si parla da alcuni mesi a San Marino e l’Authority Sanitaria preannuncia che ne chiederà l’istituzione al prossimo segretario di Stato alla Sanità. Si tratta di un organismo che avrà potere di fare proposte legislative e esprimere pareri sull’accanimento terapeutico, l’eutanasia, la procreazione medicalmente assistita, la ricerca sulle cellule staminali.
“Inoltre – spiega il responsabile dell’Authority Sanitaria Andrea Gualtieri – l’Associazione dei donatori del sangue vuole estendere la sua sfera d’interesse alla donazione degli organi e quindi occorrerà nominare una commissione che accerti la morte effettiva dei donatori”.
Luca Salvatori