"Protesta" Gendaremeria e Guardia di Rocca

"Protesta" Gendaremeria e Guardia di Rocca.
Non una protesta, ma una inziativa di sensibilizzazione per la politica. All’origine dell’iniziativa, la prevista discussione in aula, dei progetti di legge in prima lettura di regolamento del corpo della gendarmeria e la proposta di regolamento per la guardia di rocca uniformata. Discussione che non c’è stata perché il Consiglio si è chiuso prima.
I militari, con la loro presenza, hanno voluto comunque rappresentare un disagio, una contrarietà, rispetto al metodo adottato per la definizione dei due progetti di legge che disciplineranno le loro mansioni. I testi, insomma, sarebbero stati redatti senza il sufficiente confronto con i soggetti interessati. Ma – ci tengono a dirlo – non è stata una protesta. Piuttosto una forma di sensibilizzazione. La presenza dei militari, anche se in abiti borghesi, non è però passata inosservata.
Qualcuno, tra i politici, ha avvertito un clima di tensione. Non ha gradito quella presenza, perché non si addice alla condotta militare.
I partecipanti all’iniziativa, non sono stati identificati – spiega il comandante della Gendarmeria Achille Zechini – perché sono persone conosciute.
Il caso, con tutta probabilità, sarà valutato dal Comando Superiore delle Milizie che potrebbe chiedere un riferimento ai comandanti della Gendarmeria Zechini e della Guardia di Rocca Ceccoli.

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