Protesta insegnanti scuola media: arriva la lettera aperta

Dopo le dimissioni della dirigenza per protestare contro i tagli e le garanzie di sostegno della segreteria all'Istruzione, arriva la lettera aperta degli insegnati della scuola media.
I docenti protestano contro i decreti tampone che contribuiscono a creare precarietà: non solo amministrativa ma legata anche a progetti educativi più volte mortificati; dai progetti per la biblioteca ai centro di documentazione. Reputano essenziali tre vicedirigenti e tre segreterie amministrative per far fronte alla mole di lavoro.
"La nostra percezione - scrivono - è che vi sia l'intento di colpire una categoria di persone, gli insegnanti". Si riferiscono anche al taglio degli straordinari e considerano "poco serio lasciare attività importanti per la scuola al volontarismo dei singoli". Garantiscono comunque il regolare svolgimento degli esami e delle attività di questo anno scolastico, aspettando una risposta che dia stabilità all'istituzione pubblica. E sulla questione è tornato anche il segretario Morganti che chiede una assunzione di responsabilità che investa tutti in questi momenti difficili. "Nelle aziende la crisi è già arrivata ci sono stati tagli , licenziamenti: una solidarietà ci deve essere".

Valentina Antonioli

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