È una fotografia preoccupante quella delineata dai numeri, relativi al 2024, su bullismo e cyberbullismo con un trend in continua crescita. Ad incidere sul fenomeno anche il precoce utilizzo dello smartphone tra i giovani: "Bisogna avere la coscienza che quando io do un cellulare a mio figlio è come se gli dessi una Ferrari - afferma Christian Cursi, psicoterapeuta e Coordinatore regionale Altrapsicologia Umbria - e la Ferrari bisogna saperla guidare. Importante vedere a che età darli, sicuramente vediamo già bambini all'elementari, addirittura se vai nei ristoranti all'asilo, vedi bambini che scrollano a un anno e la cosa ovviamente non va bene".
"Io penso che un genitore - aggiunge - debba avere anche il dovere di educare il proprio figlio sul web come lo educo nella strada, quando esce con gli amici, come si deve comportare, l'educazione. Le stesse cose valgono nel mondo virtuale e un genitore che magari rinuncia anche a controllare il cellulare per motivi di privacy, è lui comunque responsabile. I genitori hanno il dovere di controllare chi frequenta il nostro figlio, nostra figlia, sia nel mondo reale che in quello virtuale. Un aspetto positivo è che se ne inizia a parlare, quantomeno a dare delle informazioni. Ci sono dei corsi che fanno anche le forze dell'ordine, informatici, psicologi, la scuola, per formare i ragazzi a come difendersi da questi nuovi attacchi che sono di varie nature di violenza, non per forza fisica".
Nel servizio l'intervista a Christian Cursi (Psicoterapeuta e Coordinatore regionale Altrapsicologia Umbria)