Putin: dure accuse ad Ankara e Kiev nella conferenza stampa annuale
Putin non ha dimenticato il grave episodio dell'abbattimento del Sukhoi; la conferma nel corso del tradizionale incontro di fine anno con i giornalisti di tutto il Mondo. “Con l'attuale leadership turca – ha detto – è virtualmente impossibile trovare un terreno comune. Abbattendo il cacciabombardiere Su-24 forse Ankara ha desiderato compiacere gli Stati Uniti; ma provino ora a violare lo spazio aereo siriano” – ha aggiunto -, facendo probabilmente riferimento al posizionamento del micidiale sistema di difesa S-400. Numerose le domande della stampa, in merito al conflitto siriano. Ribadito il dissenso, con gli Stati Uniti, sulla sorte di Assad. “Non saremo mai d'accordo – ha sottolineato Putin – con chi dall'esterno vuole imporre qualcosa; a decidere il futuro della Siria devono essere i siriani”. Non è mancata, tuttavia, una mano tesa a Washington. Il Presidente russo ha infatti dichiarato di essere pronto a lavorare con qualunque presidente gli americani decideranno di eleggere e ha mostrato apprezzamento per le dichiarazioni di Trump circa una volontà di migliorare i rapporti con Mosca. Duro, invece, Vladimir Putin, quando quando gli è stata chiesta un'opinione sulla crisi ucraina. Prima di tutto ha accusato Kiev di manipolare gli accordi di Minsk, per poi aggiungere che “la soluzione del conflitto non può avvenire attraverso lo sterminio delle persone che vivono nel Donbass”
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