Mercoledì mattina il Congresso di Stato ha deciso di querelare la compagnia che senza nessun tipo di avvertimento, consenso ed autorizzazione, usò colori e bandiere di San Marino. I fatti risalgono allo scorso febbraio, quando la “San Marino Airlines” si presentò alla Bit di Milano: solo allora il governo venne a conoscenza di una compagnia, gestita dalla società Consulta di Roma, che esibiva lo stemma di San Marino sugli aerei. Alle polemiche che subito si sollevarono sul Titano, la Consulta rispose che si trattava di un progetto, di un’operazione di marketing. Per questo non erano stati ancora coinvolti i principali interessanti: San Marino e l’aeroporto di Reggio Calabria, da cui sarebbero dovuti partire i voli. Ora la pratica è stata messa in mano all’Avvocatura di Stato.
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