Lo Sportello Consumatori chiede di rivedere la tassa sulla notifica sulle multe a carico dei sammarinesi, pari a 5,5 euro per ogni raccomandata. Questa imposta viene prevista su tutte le multe, sia su quelle che arrivano dall'Italia, sia su quelle comminate a San Marino sul nostro territorio. In quest'ultimo caso però, sottolinea lo sportello consumatori, in maniera del tutto impropria e inaccettabile perchè il provvedimento nasce in applicazione dell'articolo 43 della finanziaria 2016, che fa riferimento alla riscossione coatta delle sanzioni pecuniarie comminate da Amministrazione estera. Sorge legittimo dubbio, si legge nella nota, che il governo abbia così deciso di non rifarsi in alcun modo sull'Italia per la copertura di queste spese, limitandosi ad aggiungere ulteriori oneri che ricadono direttamente sui cittadini di San Marino. L'aumento delle spese, replica la Segreteria agli interni, non ha nulla a che vedere con la legge di bilancio ma vuole solo adeguare l'importo di notifica delle multe fermo a 2,58 euro da quasi 20 anni. Il governo ha aggiornato l'importo su segnalazione dei Comandi dei Corpi di Polizia, a copertura degli oneri sostenuti per la spedizione. La riscossione forzata, a cui fa riferimento l'articolo 43, avviene dopo la notifica ed è attivata su nuovo impulso dell'organo estero competente e solo se il trasgressore non ha pagato o presentato un ricorso. Lo dimostra il fatto, conclude la nota, che se intende provvedere al pagamento della somma, procede direttamente, senza alcun ulteriore intervento di uffici sammarinesi.
Sonia Tura
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