Raccolta rifiuti: le 10 domande dell'Unione Consumatori all'AASS
I quesiti vengono posti - fa sapere il Presidente Francesca Busignani - nella prospettiva di trovare una convergenza e arrivare a risolvere i problemi. Per l'associazione "arrivare in uno Stato e vedere cassonetti straripanti, maleodoranti e rotti è segno di poca civiltà" e fa sapere di essere disponibile ad un ulteriore incontro con l'azienda.
Queste le domande dell'Unione Consumatori:
"1. Gli appalti si basano sulla media ponderale o sul massimo ribasso?
2. Negli appalti con quale frequenza è prevista la raccolta di carta, plastica, vetro, metalli R.S.U (Rifiuti solidi urbani) ed assimilabili?
3. Negli appalti con quale frequenza è contemplata la pulizia e la manutenzione dei cassonetti?
4. Con quale frequenza c’è un feedback sul lavoro svolto dalle ditte o sulle problematiche riscontrate dalle stesse o dall’utenza?
5. Dalla segnalazioni di disfunzione all’’intervento adottato per la risoluzione che lasso di tempo medio trascorre?
6. Quali correttivi vengono posti in essere per migliorare il servizio e/o se non vengono rispettate le clausole degli appalti?
7. I mezzi di raccolta sono di proprietà delle aziende o sono dati in comodato d’uso alcuni di proprietà dell’AASS ?
8. Il costo di riparazione dei cassonetti danneggiati è a carico AASS o delle ditte appaltanti?
9. Esiste una relazione annuale trasmessa delle ditte ad AASS che funga da comparativa con l’anno prima per migliorare il servizio a livello tecnico/logistico/qualitativo?
10. Esiste una relazione annuale di AASS trasmessa alla Segreteria di Stato di riferimento che funga da comparativa per valutazioni sulla strategia politica migliore da attuare?"