Raggiunto il target del 25% con le prime dosi ma lo Sputnik sta per finire
Intervista al dottor Agostino Ceccarini, responsabile della campagna vaccinale a San Marino. Reazioni avverse: 2-3% con lo Sputnik, circa 1% con Pfizer. Un caso finito in pronto soccorso per alcune ore
Dall'inizio della campagna vaccinale – lo scorso 25 febbraio - le somministrazioni sono state eseguite a ritmi elevati a San Marino. Raggiunto il 'target' del 25% della popolazione vaccinabile con la prima dose, inoculata finora a 7.923 persone, mentre 35 hanno ricevuto anche la seconda. Solo ieri 594 le somministrazioni. Oggi e domani invece sono state sospese.
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“Ci siamo presi due giorni – dichiara il dottor Agostino Ceccarini, responsabile della campagna vaccinale – per valutare bene come proseguire e da lunedì riprenderemo. In un paio di giorni finiremo le prime dosi di Sputnik. Abbiamo un po' di carenza ma ci aspettiamo l'arrivo di altre prime dosi a breve, nel frattempo andremo avanti con le seconde dosi. C'è invece più abbondanza di Pfizer e potremmo somministrarlo anche ad altre categorie, oltre a quelle già previste. Ne parleremo in commissione vaccini e valuteremo con la direzione generale Iss, cosa sarà più opportuno fare”.
Siete soddisfatti dell'adesione?
“Siamo soddisfatti ma ci sono categorie che potrebbero rispondere di più. In particolare gli over 85”.
Che percentuale avete registrato di reazioni avverse e in quali categorie particolari?
“Le percentuali che abbiamo calcolato finora sono del 2-3% per lo Sputnik e circa l'1% per Pfizer. Non ci sono categorie particolari ma le reazioni sono più importanti nelle persone più giovani perché la risposta immunitaria è più efficace, rispetto agli anziani. Tranne una persona, che ha avuto una reazione importante ed è dovuta rimanere qualche ora in pronto soccorso, le altre sono state reazioni 'normali': febbre, dolori muscolari, antalgia, nausea. Tutte situazioni che si sono risolte in un paio di giorni”.
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