Rapina alla Carisp di Borgo: proseguono le indagini
Le immagini delle telecamere a circuito chiuso, installate nella filiale della Cassa di risparmio di Borgo Maggiore, potrebbero fornire validi elementi per l’identificazione dell’uomo che ieri mattina ha rapinato la banca, riuscendo a portar via tremila euro. Il ladro infatti, ha indossato la calzamaglia per coprirsi il volto solo dopo essere entrato nella filiale, e le immagini ne mostrerebbero piuttosto chiaramente le fattezze. C’è riserbo, comunque, da parte degli investigatori, così come sul particolare delle impronte digitali, che la gendarmeria ha cercato di rilevare sul maniglione dell’uscita d’emergenza, toccato dal malvivente quando è scappato dall’istituto. L’uomo infatti, probabilmente aveva le mani molto sudate e, per questo, non sarebbe stato possibile rilevare le sue impronte digitali. Le immagini mostrano inoltre che l’uomo aveva le mani bene in vista quando, con un agile salto, ha scavalcato il bancone per portarsi a ridosso degli impiegati: ha scansato uno dei cassieri, che era seduto su una sedia con le rotelle, ed ha arraffato le poche migliaia di euro, circa tremila, disponibili in cassa. Poi, prima di uscire, ha afferrato con violenza una donna per usarla come scudo per la fuga. L’ha abbandonata quasi subito, quando si è reso conto di dover uscire dalla porta di sicurezza. Alcuni istituti, come la Cassa di risparmio di Gualdicciolo quest’anno assaltata due volte per rapina, si sono dotati di strumenti tecnologici per rilevare le impronte digitali ai clienti prima che entrino: la tecnologia esiste, applicarla magari renderebbe più difficile la vita ai malviventi.
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