Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo: esaminata anche la situazione di San Marino

Presentata la XII edizione del rapporto sulla libertà religiosa nel mondo di “Aiuto alla Chiesa che soffre”: presa in esame anche la situazione nella Repubblica di San Marino.

Il rispetto della libertà religiosa nel mondo continua a diminuire. E' quanto emerge dal XII Rapporto della fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che soffre, presentato alla stampa estera, alla presenza del presidente esecutivo Johannes Heereman e di altri relatori come Pascale Warda, originaria del Kurdistan iracheno e già ministro per le politiche migratorie del governo di transizione, che per la sua attività politica e in difesa dei diritti umani ha subito quattro attentati da parte di fanatici. Come ha sottolineato Martin Kugler, membro dell'osservatorio sull'intolleranza e la discriminazione contro i cristiani in Europa, negli ultimi 7 anni sono stati documentati più di 1300 casi, tra cui crimini per odio, ed un crescente vandalismo. Il rapporto, nato nel '99, fotografa il grado di rispetto della libertà religiosa in 196 Paesi, analizzando le violazioni subite dai fedeli di ogni credo, non solo dai cristiani. Redatto da giornalisti, esperti e studiosi, il rapporto esamina il periodo compreso tra l'ottobre 2012 e il giugno 2014: su 196 Paesi, in ben 116 si registra un preoccupante disprezzo per la libertà religiosa, quasi il 60%. In una pagina del rapporto fotografato anche San Marino: la presenza di cristiani è attestata al 91,6%, contro l'83,3% dell'Italia, di cui tra l'altro un 2,1% è protestante. I non affiliati, come vengono definiti, sono il 7,2%, gli ebrei lo 0,3% e gli appartenenti ad altre religioni lo 0,9%. Assenti i musulmani, che in Italia invece sono il 3,7%.

Francesca Biliotti

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