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Ratificata la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità: Tomassoni chiede un maggior impegno

4 apr 2007
Mirko Tomassoni
Mirko Tomassoni
E’ la prima grande Convenzione internazionale in materia di diritti umani del terzo millennio. Il trattato, che passerà ora al vaglio dell’Assemblea Generale, da’ dignità ad un mondo che riguarda oltre 650 milioni di persone.
Si tutelano i diritti del disabile incominciando dalla scuola per poi passare all’ambito legale, medico, sociale e soprattutto del lavoro.
L’obiettivo è quello di enunciare in dettaglio i suoi diritti e redigere un codice di norme, che impegnerà gli Stati firmatari ad attuarle.
Si punta a combattere la diffusione di pregiudizi e stereotipi per contrastare ogni forma di discriminazione. I Paesi firmatari dovranno garantire ai disabili uguaglianza e dignità al pari delle altre persone, migliorare l’accesso a edifici pubblici e privati, ai trasporti, all’informazione.
"L’importanza - spiega l’ex presidente di Attivamente, Mirko Tomassoni- sta nel fatto che per la prima volta hanno partecipato alla sua stesura le associazioni che tutelano i disabili. Nella convenzione non si parla più di bisogni ma di diritti. Prevede inoltre un protocollo facoltativo, firmato anche dalla Repubblica, che istituisce un comitato ad hoc a cui le associazioni potranno denunciare violazioni e inadempienze. A San Marino ancora tanto deve essere fatto per tutelare i diritti dei disabili. Le associazioni - spiega Tomassoni - stanno incalzando il Governo per recuperare il gap che c’è rispetto agli altri paesi. A partire dal lavoro. Il disabile che percepisce uno stipendio che supera il minimo salariale perde infatti l’indennità di accompagnamento. Dal 2000 sono inoltre riconosciuti i permessi retribuiti ai genitori di disabili ma non ai disabili stessi. Nel nostro paese - commenta amareggiato Tomassoni- si preferisce che il disabile percepisca la pensione piuttosto che introdurli nel mondo del lavoro. Occorre invece valorizzare la sua autonomia, favorire il suo effettivo inserimento nella società, rendendolo consapevole dei suoi diritti e doveri".

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