La Segreteria di Stato per gli affari esteri precisa alcune considerazioni contenute nel secondo rapporto della commissione antirazzismo del Consiglio d’Europa che definisce San Marino intollerante nei confronti di certi gruppi di persone che non fanno parte della popolazione. Tale commissione – l’ECRI- è costituita da persone assolutamente indipendenti rispetto alle istituzioni ed ai governi dei rispettivi paesi di appartenenza. Il rapporto è frutto di due apposite visite di contatto e presenta anche un’ampia serie di valutazioni positive rispetto alle problematiche del razzismo e della xenofobia. Viene ad esempio riconosciuto l’impegno con cui la Repubblica si è mossa nel settore della lotta contro tali fenomeni attraverso l’adozione e la ratifica di importanti strumenti giuridici internazionali e gli interventi adottati in campo sociale, economico, scolastico e culturale in relazione al processo di integrazione di cittadini stranieri nella propria realtà. Il rapporto dell’ECRI- sottolinea sempre la Segreteria di Stato- evidenzia come nella società sammarinese si ravvisi una convinzione generale secondo cui il paese non conosce difficoltà legate al razzismo. Sembra invece che esistano pregiudizi nei confronti di certi gruppi, in particolare della popolazione non cittadina. Pertanto l’ECRI raccomanda di sensibilizzare il grande pubblico ed attira l’attenzione su una serie di misure che a suo avviso potrebbero migliorare l’integrazione dei non cittadini sammarinesi e la loro partecipazione alla società evidenziando la necessità di rivedere certi aspetti della legislazione sulla cittadinanza. Il Congresso di Stato prende dunque atto delle indicazioni espresse dal secondo rapporto su San Marino ricordandone la secolare tradizione di libertà, di pace, di solidarietà e di ospitalità .
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