Con ogni probabilità i 41 avvisi di conclusione delle indagini sono stati divisi per gruppi e arriveranno a seconda dei tempi tecnici necessari. L’inchiesta Re Nero, che nei primi giorni del 2008 investì l’istituto di credito Asset e la Banca di Credito e Risparmio di Romagna e Forlì, è terminata dopo quasi tre anni. 49 le persone coinvolte all’epoca dei fatti, quando sul Titano furono arrestati il presidente, direttore e un membro del consiglio di amministrazione, che ottennero i domiciliari e poi di nuovo i propri incarichi in banca nel giro di pochi mesi. Nella maglia delle indagini coordinate dal procuratore Fabio di Vizio ne sono rimaste 39: tra loro tre sammarinesi e tre riminesi residenti a San Marino. Due degli avvisi di garanzia in arrivo sono destinati a persone giuridiche, cioè Asset Spa e Smam San Marino Asset Management. 41 in tutto, dunque. Tra i reati che si ipotizzano quello del riciclaggio: secondo l’accusa infatti la banca forlivese ripuliva danaro in nero che poi tornava ad Asset. Procedimento cui l’inchiesta deve il nome. Ora tocca alla difesa: dopo l’arrivo della notifica infatti gli avvocati potranno prendere visione del materiale probatorio acquisito che sarà verosimilmente superiore rispetto a quello che si conosceva all’inizio dell’indagine e passare al contrattacco, entro i 20 giorni di tempo che la legge stabilisce dal momento della comunicazione.
>> "Re Nero", la Procura di Forlì chiede collaborazione alla giustizia sammarinese
Sara Bucci
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