I lavoratori hanno approvato l'adozione del Testo Unico del Contratto Collettivo Generale di Lavoro del settore Industria: i voti favorevoli raccolti sono stati 5.024, pari al 50,28% dei 9.993 aventi diritto ed al 97,71% dei 5.124 votanti. Si è così concluso il passaggio referendario fra i dipendenti necessario per la convalida dell'accordo stipulato con validità erga omnes per ogni settore - ovvero obbligatoria per tutte le imprese del comparto ed i lavoratori in esse occupati - firmato lo scorso dicembre da ANIS e dalle sigle sindacali CSdL CDLS USL. I salariati di quelle imprese che non avevano riconosciuto gli aumenti, pari al 3% dal 1° gennaio 2022 ed al 2,4% dal 1° gennaio 2023, possono ora chiedere - ricordano i sindacati - la rivalutazione delle loro buste paga con i relativi arretrati, anche qualora il rapporto di lavoro si sia nel frattempo interrotto.
Soddisfatti i Segretari delle Federazioni Industria di CSdL, CDLS ed USL, Agostino D’Antonio, Paride Neri ed Enrico Biordi: “È stata una vera e propria maratona- si legge in un comunicato congiunto - che ci ha consentito di illustrare ai lavoratori i contenuti del Contratto e condividere con essi l’importanza dell’efficacia erga omnes, principio che, a quanto ci è dato sapere, non ha eguali nel mondo, nell’ambito della contrattazione collettiva nazionale. Questo modello contrattuale ha messo in sicurezza conquiste decennali del mondo del lavoro sammarinese e impedisce contratti alternativi al ribasso che in altri paesi hanno spesso prodotto un vero e proprio dumping. In altre parole, anche le imprese non iscritte alle Associazioni di Categoria firmatarie il Contratto, in questo caso l’ANIS, sono tenute all’applicazione integrale delle norme ivi previste".