Referendum sull'indipendenza: la Scozia dice no
Ci aveva sperato, Alex Salmond, leader indipendentista che ha trascinato la Scozia alle soglie di una decisione storica mentre David Cameron può finalmente tranquillizzarsi: tutto rimarrà tale, ma con la promessa di maggiori poteri non solo alla Scozia ma alle altre nazioni che compongono il Regno Unito.
A scrutinio concluso, il no ha preso oltre due milioni di voti contro un milione e seicentomila preferenze per il sì, raggiungendo anche un record di affluenza per la nazione scozzese: circa l’85% dei 4.2 milioni che si erano registrati per votare si sono recati alle urne. Dopo lo spoglio, durato tutta la notte, i primi dati sembravano dar ragione agli indipendentisti. Poi, in mattinata, il dato di Edimburgo, che vota convintamente per gli unionisti, 61% al no contro il 39% del no e il prevalere sempre maggiore della preoccupazione per i rischi economici e l’incertezza politica che l’indipendenza avrebbe potuto comportare.
Giovedì le urne sono state aperte della 7 alle 22 ora locale, quindici ore per decidere se separarsi per sempre dalla Gran Bretagna o mantenere intatto un legame che dura dal 1707.