Referendum Svizzera: duro colpo per l'UE

Un risultato inaspettato, che ha provocato preoccupazione e sconcerto prima di tutto tra le migliaia di italiani che ogni giorno varcano il confine svizzero per lavorare. Ma gli effetti del “sì”, al referendum, hanno effetti molto più ampi, tanto che Bruxelles – subito dopo l'esito del voto - aveva espresso "rammarico". Il governo elvetico ha annunciato che intende avviare discussioni con l'UE, con cui è legata da un Accordo sulla libera circolazione delle persone: uno dei pilastri dell'Unione. L'ambasciatore di San Marino in Svizzera non vede connotazioni razziste in quanto avvenuto. San Marino e Svizzera, secondo Giuseppe Arzilli, presentano vari aspetti in comune.
Le reazioni, in queste ore, si susseguono. Il ministro Bonino ha definito “preoccupante” quanto accaduto. Inaspettata la posizione del sindaco di Ravenna: Fabrizio Matteucci, del PD. “Così non si può andare avanti – ha scritto -, ci vuole una proposta del Partito Democratico sulla sostenibilità dell'immigrazione, ci vuole un limite al numero degli ingressi nel nostro Paese". Al telefono Giuseppe Arzilli (Ambasciatore di San Marino in Svizzera)

Gianmarco Morosini

Il CSIR – tramite il suo presidente Massimo Fossati – considera il risultato del referendum come il “frutto del risentimento e delle difficoltà che la crisi impone”. “Non sposta nulla oggi, per i lavoratori transfrontalieri che quotidianamente operano a San Marino, ma non è un bel segnale”

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