Il 20 e 21 settembre prossimi i cittadini italiani saranno chiamati a confermare o respingere la riforma costituzionale che riduce di circa un terzo il numero dei parlamentari. Con la vittoria del “si” i deputati si ridurrebbero da 630 a 400 mentre i senatori da 315 a 200. Se passasse il “no” la riforma sarebbe cancellata e si manterrebbe il numero attuale di parlamentari.
Gli elettori italiani residenti all'estero, ricorda il Comites, di cui oltre 15.200 residenti a San Marino, potranno votare per corrispondenza oppure in Italia nel Comune dove si è iscritti all'Aire.
“Chi difende il taglio delle poltrone – spiega il vice presidente del Comites San Marino Alessandro Amadei - punta su argomenti come lo snellimento delle procedure legislative ed il risparmio di stipendi e spese legate al numero eccessivo di parlamentari”. I sostenitori del no esprimono invece la preoccupazione che il taglio dei parlamentari causerebbe un restringimento della rappresentanza dei territori, il quale verrebbe avvertito sopratutto all'estero dove i deputati eletti nelle circoscrizioni passerebbero da 12 a 8 mentre i senatori da 6 a 4.