Un messaggio colmo di commozione e gratitudine da parte di Maria Luisa Berti e Filippo Tamagnini. “Il 19 giugno – dicono – è data memorabile per il nostro Paese: unitamente al 29 agosto 1982, giorno della venuta di Giovanni Paolo II, rimarrà negli annali a testimoniare un percorso di stretta vicinanza e fraterna collaborazione tra San Marino e Santa Sede”. Un evento straordinario, non solo per il popolo dei fedeli, ma per tutti i sammarinesi “che riconoscono nel Santo Padre una voce autorevole per il mondo intero”. E il messaggio di incoraggiamento del pontefice, sottolineano i capi di Stato, “ha travalicato i confini della religione cattolica, per rivolgersi a tutti indistintamente, con quei valori tanto cari ai sammarinesi che, indipendentemente dal loro credo, sugli stessi hanno fondato la propria secolare comunità. Il 19 giugno – continuano – è stata una giornata memorabile anche perché ha permesso a tutti noi di apprezzare i risultati di un lungo e paziente impegno organizzativo e di un’efficace gestione delle risorse umane. Rivolgiamo la nostra stima e gratitudine a tutti quanti si sono prodigati con alta professionalità, disponibilità e abnegazione, unitamente al grande lavoro della Diocesi”. Tante le espressioni di apprezzamento giunte in questi giorni: “Tutti – concludono i Reggenti – abbiamo sentito l’orgoglio e la fierezza di appartenere a questo piccolo Stato che abbiamo l’onore di rappresentare”.
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