Da oggi è operativo il regolamento sulla vendita delle imitazioni di armi antiche. A Palazzo Mercuri associazioni di categoria del commercio e rappresentanti delle Forze dell’Ordine hanno incontrato i Segretari agli interni e all’industria. Un incontro per fare chiarezza, per gestire al meglio il passaggio dalla precedente situazione di incertezza normativa all’attuale regolamento, approvato dal Congresso di Stato, ed appena entrato in vigore. Un argomento delicato quello delle imitazioni di armi antiche. Da una parte vi è l’interesse dei commercianti – in un momento economico difficile, quale quello attuale - alla vendita di un prodotto che ha mercato, dall’altra vi sono inderogabili esigenze di sicurezza. Il nuovo regolamento stabilisce che le imitazioni di armi da fuoco abbiano la canna ostruita con ostacoli inamovibili e siano costruite con materiali che non consentano la trasformazione in arma efficiente. Le armi bianche dovranno avere lama assolutamente non tagliente e punta arrotondata; quelle da getto – come le balestre – dovranno essere prive di forza o capacità propulsiva. Nell’incontro a Palazzo Mercuri si è discusso dei problemi che potrebbero nascere in questa prima fase di operatività della nuova disciplina. C’e’, ad esempio, il problema delle scorte: in vista della stagione estiva, infatti, alcuni operatori avrebbero già acquistato una certa quantità di prodotti forse non conformi al regolamento in vigore. I commercianti si sono infine confrontati con il segretario di Stato all’industria Claudio Felici chiedendo delucidazioni su questioni interpretative. L’obiettivo – ha comunque chiarito Felici – è quello di non penalizzare il settore commerciale rispetto alle realtà di oltreconfine.
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