Relazione sullo stato della Giustizia: sistema giudiziario più efficiente, razionale e moderno
Relativa al 2023, approderà in Aula nella prossima sessione consiliare la relazione del dirigente del Tribunale Giovanni Canzio. Ridotte le prescrizioni e la durata media dei procedimenti
Riforme, riorganizzazione, modernizzazione: la rotta è fissata. E il Dirigente Giovanni Canzio rimarca il principio: discontinuità rispetto al periodo 2017-2020, ricordando il ciclo di riforme processuali e dell'ordinamento, apprezzate anche da organismi internazionali, Greco in testa, per lo sforzo di razionalizzazione.
Parte dall'organico, implementato, colmando in particolare l'urgenza di rafforzare il settore civile di primo grado, reclutando un nuovo Commissario della Legge e un terzo Procuratore del Fisco. Riorganizzazione, per una maggiore efficacia: ricorda l'istituzione della Direzione Organizzativa e il processo di digitalizzazione. Sempre sul fronte della modernizzazione, cambia la logistica convertendo gli spazi, esprimendo però l'esigenza di un vero Palazzo di Giustizia “coerente – dice - con la dignità e l'indipendenza della funzione giudiziaria”.
L'efficienza del sistema è resa dai numeri: ridotti l'arretrato, le prescrizioni, la durata media dei procedimenti, dall'istruttoria – nonostante l'aumento notevole dei fascicoli - agli appelli, con tempi che passano da 3 anni e 8 mesi nel 2022 a 1 anno e 2 mesi. Lo stesso nel civile: calano i procedimenti pendenti in primo grado, con durata media sotto i due anni; in appello, aumentano i fascicoli iscritti, ma calano i tempi di definizione. Performance positive in tutti i settori, che il Dirigente riconduce alla professionalità e responsabilità dei Magistrati, insieme a tutto il personale.
Non manca di sottolineare la celerità con cui si stiano trattando i procedimenti generati dalla Commissione parlamentare sul CIS e dalla cosiddetta 'inchiesta Titoli'.
Nel riflettere sulla peculiarità del ruolo del Procuratore del Fisco, loda l'impegno di Giorgia Ugolini quale Presidente della Commissione Tecnica di Coordinamento Nazionale nei round di valutazione del Moneyval, su riciclaggio e finanziamento al terrorismo.
Attività extragiudiziarie, ma anche dimensione internazionale, per la quale ricorda la delega al Dirigente supplente, Fabio Giovagnoli, a rappresentare San Marino nella Commissione di Venezia. Ed evoca la missione alla base dell'attività dei giudici: “estranea a condizionamenti politici, economico-finanziari”; considerando “la fiducia che i cittadini hanno nel funzionamento indipendente e imparziale degli organi della giurisdizione”.
In un ordinamento che prevede Tribunale Unico e Giudice Monocratico richiama il diritto al 'giusto processo' e al 'buon giudice', “bastione – dice - contro l'arbitrio”.
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