Il reparto di fisioterapia dell’ospedale di Stato lamenta carenza di mezzi
Il primario, dottor Prioli, è comunque ottimista e spera che entro un paio di mesi al massimo il problema possa essere risolto: è stato inserito come priorità, nel budget, l’acquisto di due nuovi laser al costo di 10-12mila euro l’uno.
Già qualche mese fa la fisioterapia aveva chiesto di sostituire le due attrezzature, che non davano più garanzie di affidabilità come un tempo. E da quando uno dei due ha smesso di funzionare, l’intera attività era a rischio.
Tra l’altro il laser tratta non meno di 50 pazienti al giorno, poiché è una delle terapie più indicate dagli ortopedici per patologie di tipo muscolare, come strappi, contratture, dolori infiammatori.
Per evitare che, in questo mese, la lista d’attesa si allungasse a dismisura, di comune accordo con gli ortopedici sono state usate altre terapie, al posto del laser, che potessero comunque ottenere lo stesso effetto, come gli ultrasuoni.
“Quando saremo a regime – conclude il dottor Prioli – faremo un lavoro ottimale. Il che vuol dire non stare continuamente in apprensione, con la paura che la macchina si rompa da un momento all’altro, tanto da dover lasciare 30-40 pazienti a casa ogni giorno”.