Con i tradizionali colpi di cannone - dal Piano dei Mortai - il Titano ha reso omaggio a Santa Barbara: patrona delle armi di artiglieria, dei minatori, degli architetti, dei campanari. Figura leggendaria e amata dalla popolazione. E’ considerata la protettrice dai fulmini e dalle morti improvvise e violente. Da lei prendono nome i luoghi dove vengono conservati gli esplosivi. A sparare le “salve” la compagnia di artiglieria della Guardia di Rocca. Una cerimonia cui non sono voluti mancare i Capitani Reggenti i quali - insieme al Segretario agli Esteri con delega alle milizie, Antonella Mularoni - sono stati accolti con tutti gli onori dai vertici militari sammarinesi: il comandante superiore, Generale Rosolino Martelli; l’Ispettore generale, colonnello Leonardo Lonfernini; il Capo di stato maggiore tenente colonnello Corrado Carattoni. Un breve saluto, poi l'ingresso - all'interno della prima torre - nella cripta dedicata alla Santa. Celebrata la Santa Messa e infine l'ultimo atto con l'ammaina bandiera.
Gianmarco Morosini
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