E' una sentenza destinata a fare giurisprudenza, quella emanata dal presidente del Collegio dei garanti, Giorgio Lombardi, sui cosiddetti fondi neri del Sisde. Stabilisce che la convenzione del 1939, tra Italia e San Marino, è valida anche per i casi di confisca. Il dispositivo del Giudice Lombardi ordina al direttore del Credito Industriale Sammarinese di trasferire immediatamente la somma in oggetto – nel '93 erano 14 miliardi – sul conto corrente acceso presso la Banca Centrale della Repubblica di San Marino. Il denaro dunque, secondo la sentenza, è ora nella disponibilità dell’erario sammarinese. E non è per nulla scontato che venga trasferito all'erario Italiano, così come richiesto dalla magistratura ordinaria e contabile di oltre confine. Teoricamente la Repubbblica di San Marino potrebbe trattenere l'intera somma, oppure – in base all'articolo 15 della convenzione di Strasburgo – ripartirla con l'Italia in ragione di accordi diretti tra i due Stati. La sentenza, dunque, respinge i ricorsi presentati e dà ragione al Commissario della Legge Vannucci e al giudice d'appello Nobili. I due magistrati a più riprese avevano autorizzato la confisca del denaro ma questa non era mai diventata esecutiva per via degli appelli presentati dai ricorrenti.
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