Resta alta la soglia di attenzione a San Marino come in Italia dopo lo scandalo diossina dalla Germania
Dalle uova, al latte e i loro derivati, fino alle carni suine - dopo i 19 allevamenti contaminati di scoperti in Bassa Sassonia. L’allarme diossina resta alto. San Marino è inserita nel sistema definito di allerta rapida – come tutti i paesi Europei – è riceve comunicazioni e direttive dal Ministero della Salute italiano per quanto riguarda i controlli su alimenti e mangimi e, al momento, non sono scattate misure preventive o di controllo particolari. Controlli costanti, sì, ma come sempre. Misure preventive drastiche invece dalla Cina, che ha sospeso ieri le importazioni dei prodotti incriminati dalla Germania. E, nonostante le rassicurazioni, si allarga la psicosi nei consumatori: in pochi giorni, crollati del 30% i consumi di prosciutti a basso costo, quelli esteri; del 15% quelli di formaggi senza denominazione di origine, mentre sale la domanda di prodotti biologici, tipici e per con etichetta. Gli operatori rassicurano: i livelli pericolosi di tossicità per l’uomo sono di gran lunga superiori a quelli che si vanno a ricercare negli alimenti Nel video l’intervista a Antonio Putti, Resp. U.O. Sanità Veterinaria e Igiene Ambientale.
Annamria Sirotti
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