Polemiche sul restauro della trecentesca della Chiesa di San Francesco nel centro storico di San Marino Città. A sollevarle, sulle pagine de “La Tribuna Sammarinese”, la Commissione per la conservazione dei monumenti e per gli oggetti d'antichità e d'arte. Sotto accusa la pratica di fori sulla parete secolare, per procedere al montaggio di una impalcatura, “senza che i tecnici - criticano i Commissari – abbiano tenuto conto dell'antichità dell'opera muraria”. Per lo Stato prima di tutto siamo di fronte ad una inadempienza da parte degli stessi tecnici che non hanno richiesto parere preventivo alla Commissione sulle opportune modalità di innalzamento dei ponteggi. La Chiesa di San Francesco – è però giusto ricordarlo – è un bene di proprietà privata e non pubblica, ma resta uno degli edifici storici più importanti del Paese. Secondo problema: la presenza di un vuoto legislativo. L'attuale normativa regolamenta tutte le procedure legate alle autorizzazioni inerenti i restauri ma non gli aspetti più pratici che riguardano l'allestimento delle impalcature e quant'altro. Quindi – sottolineano dalla Segreteria al Territorio - la legge va senza dubbio adeguata. “Sta comunque nella sensibilità dei tecnici operare secondo coscienza di fronte a beni architettonici di tale valore” - osserva Chiara Guiducci, presidente dimissionario della Commissione Monumenti. Domani, intanto, è in programma un incontro proprio tra la CCM e lo Studio A4 che ha commissionato il lavoro di restauro insieme alla ditta sammarinese appaltatrice, per capire come porre rimedio alla questione. La Commissione valuterà come procedere per tutelare gli interessi pubblici.
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